I professionisti dell’alimentazione sono il Dietologo, il Nutrizionista e il Dietista. Ecco le differenze fra le tre figure professionali, e in particolare, le competenze del Nutrizionista.
Sicuramente, se desideriamo riorganizzare il nostro stile alimentare, ad esempio per dimagrire, o se vogliamo verificare che la nostra alimentazione sia sana ed equilibrata, è consigliabile rivolgersi a un professionista dell’alimentazione, invece che ricorrere al fai-da-te.
Le figure professionali che a vario titolo si occupano di nutrizione umana sono dietista, dietologo e nutrizionista.
Quale professionista scegliere?
Il discrimine fra le competenze di medici, biologi e dietisti è stato efficacemente tracciato dal Consiglio Superiore di Sanità, con parere del 12 aprile 2011.
Il DIETISTA
Il Dietista è un professionista appartenente all’area tecnico-sanitaria in possesso di laurea triennale, che non può operare in autonomia, ma “elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente”.
“Svolge la sua attività professionale in strutture pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale e, in particolare, in collaborazione con il medico ai fini della formulazione delle diete su prescrizione medica” (DM 744/1994, art. 1, comma 2, lettera c).
Il dietista, inoltre, collabora alla tutela dell’aspetto igienico-sanitario degli alimenti nelle industrie di settore.
Il DIETOLOGO
Il Dietologo è un medico-chirurgo, specializzato in Scienza dell’alimentazione.
A lui compete la diagnosi di una eventuale patologia, il trattamento dei disordini del comportamento alimentare e la prescrizione della dieta a soggetti sani e a soggetti malati, oltre che di farmaci e di esami clinici, anche invasivi.
Il NUTRIZIONISTA
Il Nutrizionista è un biologo, che ha conseguito una laurea di cinque anni ed è iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi. Svolge la professione in totale autonomia, senza la presenza del medico.
Esperto di anatomia, fisiologia e biochimica, il biologo ha titolo per analizzare i bisogni energetici dell’essere umano e per elaborare una dieta corretta, in base alle attività svolte.
“Il biologo elabora profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio benessere, quale orientamento nutrizionale, finalizzato al miglioramento dello stato di salute.
In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari, stabilendone o indicandone anche la modalità di assunzione” (Pareri del Cons. Sup. Sanità del 12/04/2011 e del 15/12/2009).
Il biologo nutrizionista può elaborare diete e consulenze nutrizionali, nei confronti di soggetti sani, ma non può effettuare diagnosi di malattia, né prescrivere farmaci o esami clinici; in caso di sospetto di malattia il biologo nutrizionista indirizza la persona al medico.
Egli può stilare diete anche per soggetti che presentano patologie, purché le loro condizioni fisio-patologiche siano state in precedenza accertate dal medico: dopo questo accertamento potrà determinare ed elaborare una dieta che consenta, unitamente ai farmaci consigliati dal medico, il recupero dello stato di benessere del paziente.
Dunque le uniche due figure professionali a cui rivolgersi, perché abilitate a formulare piani dietetici, sono il Dietologo ed il Nutrizionista.
Il biologo nutrizionista è il punto di riferimento di coloro che, in assenza di patologie gravi, desiderano migliorare il loro stato di salute e di benessere correggendo o riorganizzando le proprie abitudini alimentari in funzione delle proprie condizioni fisiche e delle esigenze pratiche che si trovano ad affrontare.
Fonti:
Sito dell’Ordine Nazionale dei Biologi, https://www.onb.it
L. n. 396 del 24-05-67
D.M. n. 362 del 22 luglio 1993